Territorio

Quartiere Stadio, assegnati alle associazioni i locali al pianterreno dei condomini Arca

Con una determina firmata ieri dall’Amministratore unico di Arca Sud Salento Alberto Chiriacò e dal direttore generale Sandra Zappatore, all’esito di un avviso pubblico, sono stati assegnati in comodato d’uso gratuito per sei anni i primi dieci locali al pianterreno dei condomini di edilizia residenziale pubblica del quartiere Stadio ad altrettante associazioni che svolgono attività sociale e culturale.

L’iniziativa nasce dal Protocollo di intesa sottoscritto tra Arca Sud Salento e Comune di Lecce nel dicembre del 2018, che si pone l’obiettivo di promuovere la socialità nei quartieri più lontani dal centro coinvolgendo il vivace tessuto delle associazioni e delle organizzazioni no profit della città.

Con la firma del Protocollo d’intesa, sottoscritto anche dalle associazioni degli inquilini degli alloggi popolari, Arca assunse l’impegno a concedere in comodato gratuito i locali al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica ad associazioni di volontariato, organismi no profit con scopi sociali, cooperative sociali e organismi del terzo settore, che svolgono “attività sociali, ricreative, culturali e sportive, di cittadinanza attiva, di promozione della pace e della solidarietà, di contrasto alla povertà educativa e all’emarginazione sociale”, aperte ai quartieri e ai suoi abitanti. Il Comune di Lecce a sua volta, garantisce l’esenzione dei locali dal pagamento dei tributi comunali Imu e Tasi relativi agli immobili oggetto di concessione in comodato.

Al primo avviso pubblico per l’assegnazione, emesso da Arca e pubblicato il 30 settembre 2019, hanno partecipato ventinove realtà associative che, sulla base dei requisiti, della validità del progetto presentato e in relazione al “carattere di complementarietà e sussidiarietà dell’attività sociale da svolgere a favore degli abitanti delle zone popolari” sono state selezionate per l’assegnazione dei primi dieci locali in condizioni di essere assegnati. Arca, nel frattempo, continua il lavoro per rendere disponibili ulteriori spazi con i quali corrispondere alle altre istanze pervenute.

Le associazioni risultate assegnatarie sono al momento “Pronto soccorso dei poveri”, “Fondazione di Comunità del Salento Onlus”, “Iomed Aps”, “Nasca teatri di terra”, “Angeli di quartiere Lecce”, “Cst Uil Lecce”, “Li scumbenati”, “La girandola”, “Officina creativa cooperativa sociale”, “167/B street”.

La consegna degli immobili sarà effettuata nei prossimi giorni dal servizio gestione Patrimonio di Arca. L’iniziativa coinvolgerà il quartiere Stadio, in cui si trovano i condomini Arca Sud che presentano al piano terra locali destinati ad utilizzi diversi dalla residenzialità. Spazi oggi in gran parte inutilizzati o sottoutilizzati, che generano una sensazione di abbandono e degrado, in aree di per sé caratterizzate dall’insufficienza di luoghi e attività di aggregazione e da difficoltà di incontro tra gli abitanti.

Si avvia dunque una politica congiunta di rigenerazione delle relazioni sociali nei quartieri, con la quale Arca Sud e Comune scelgono di mettersi fianco a fianco per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, scegliendo di andare oltre la risposta al bisogno primario della casa, per costruire comunità più coese, vivibili, solidali.

Ringrazio Arca sud Salento e l’amministratore unico Chiriacò per aver colto da subito il significato profondo che questa iniziativa esprime in termini di rigenerazione delle relazioni sociali nei quartieri – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – ringrazio anche le associazioni che si mettono in gioco con i loro progetti, scegliendo di misurarsi con la vita dei quartieri più distanti dal centro, sui quali l’amministrazione sceglie di investire per garantire più occasioni culturali, opportunità sociali, relazioni di comunità. Spesso a mancare nei contesti di edilizia residenziale pubblica è la possibilità di impegnarsi in attività culturali e creative o di unirsi ad associazioni per svolgere quelle attività che arricchiscono la propria esperienza quotidiana di cittadini. Noi puntiamo a offrirle. Perché anche laddove le condizioni materiali di contesto sembrano essere più difficili, occorre garantire il diritto ad una vita sociale quanto più possibile piena e soddisfacente”.