Si è tenuto ieri, su iniziativa dell’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, il primo incontro del tavolo tecnico sulla valorizzazione dello scalo merci intermodale di Surbo (Lecce). Hanno partecipato all’incontro il presidente dell’ADSPMAM Ugo Patroni Griffi, i dirigenti di RFI/Trenitalia Roberto Laghezza e Francesco Lugli, Cristian Colaneri e Modestino Roca di FERServizi e Marco Cutaia dell’Agenzia delle Dogane.
La posizione strategica rispetto ai porti di Brindisi, Taranto e Bari – di cui potrebbe diventare un hub merci – la collocazione dello scalo all’interno della perimetrazione ZES, oltre all’interesse forte delle associazioni di categoria del territorio hanno reso necessario e opportuno l’avvio di un tavolo di lavoro per definire, a strettissimo giro, gli interventi da attuare.
Numerose le misure al vaglio del tavolo: dalla definizione di un regime doganale di favore, che agevolerebbe la destinazione dei fabbricati già esistenti a deposito doganale e/o magazzino di temporanea custodia, fino alla programmazione di interventi infrastrutturali più significativi per il potenziamento dell’intermodalità ferro/mare/gomma.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte di RFI – titolare dello scalo – di produrre una scheda tecnica di dettaglio su consistenza dell’area, relativi fabbricati e delle infrastrutture necessarie a raggiungere in tempi rapidi l’obiettivo.
In corso di valutazione anche la possibile integrazione del ferrobonus nazionale (confermato per il prossimo triennio dal recentissimo decreto MEF/MIT) con una misura regionale volta a sostenere la domanda di trasporto su rotaia.
“È forte la volontà da parte della Regione di puntare sullo scalo di Surbo per il rilancio del tessuto produttivo del Salento – ha dichiarato l’assessore Delli Noci –. Perché questo accada, è fondamentale realizzare un Piano di rilancio che renda appetibile l’investimento economico per la gestione dello scalo stesso. Per i prossimi incontri – ha concluso – chiederemo la partecipazione e la collaborazione delle associazioni di categoria che hanno sempre manifestato l’interesse al rilancio di quella piattaforma logistica e che possono di certo aiutarci a pensare e mettere in piedi un piano di sviluppo efficace“.