Il Lecce per la terza vittoria consecutiva, il Pescara per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Corini opta per il “squadra che vince non si cambia”, conosciutissimo mantra dal sapore anni 90′, mandando in campo gli stessi 11 visti contro il Cosenza. Panchina quindi per capitan Mancosu. Al 4′ ci prova Hjulmand dai trenta metri, palla in curva. Il primo tiro in porta arriva al minuto 28 con Henderson che su punizione telefona a Fiorillo. Al 32′ Coda serve Henderson in area di rigore che si allunga la palla e conclude a lato. Al 38′ arriva il vantaggio del Lecce: palla dentro di Coda per Meccariello che serve Maggio per un destro al volo che non lascia scampo a Fiorillo; Pescara 0, Lecce 1. Il primo tempo si chiude senza recupero con i giallorossi in vantaggio.
La ripresa di apre con il Lecce sempre in pressing sui padroni di casa. Al 47′ contropiede Pescara con Odgaard che non arriva all’appuntamento con il pallone per una questione di millimetri. Al 60′ cross di Dessena con Maggio che, col brivido, si rifugia in corner. Passano quattro minuti e Coda prova il destro dal limite dell’area: conclusione centrale. Al 65′ escono Majer e Coda, dentro Pettinari e Mancosu. Fuori anche Henderson, al suo posto Maselli. Al 69′ miracolo di Gabriel su Odegaard: il numero 21 spinge via la palla con le dita evitando il pareggio. Al 76′ Maistro prova il destro dal limite, palla a lato. Al minuto 80 Maistro entra in area di rigore scivolando al momento della conclusione con la palla che va a morire sul fondo. Al minuto 84′ pericoloso cross di Mancosu con la difesa avversaria che si rifugia in corner. Esce Rodriguez, entra Paganini. Fuori anche Bjorkengren, dentro Tachtsidis che va subito al tiro: il sinistro del greco colpisce in pieno Bellanova che evita un grattacapo a Fiorillo. Al 91′ pari del Pescara: Machin calcia verso la porta, palla deviata e colpo sotto porta di Busellato. Pescara 1, Lecce 1. Non succede più nulla: il Lecce butta via due punti di platino in chiave promozione. Peccato…