Sarà la marina di Frigole a ospitare il nuovo Centro di recupero tartarughe marine del Parco Naturale Regionale “Bosco e Paludi di Rauccio” che si trasferirà, nell’ambito del progetto MYSEA, nell’ex Casa del guardiano, che si trova all’interno del complesso delle idrovore. Nel Consiglio Comunale di oggi, infatti, è stata approvata all’unanimità la delibera, proposta dall’assessore alla Pianificazione Urbanistica Rita Miglietta, con la quale il Comune prende in concessione per 30 anni dal Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi l’immobile, un piccolo deposito e una porzione di territorio adibita ad area scoperta, Contestualmente è stato approvato anche il disciplinare di convenzione della concessione stessa, che sarà sottoscritta dal dirigente dell’Ufficio Parco.
Nel 2017, la Regione Puglia ha pubblicato l’avviso pubblico per la selezione di progetti relativi al “POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” – Azione 6.5 – 6.5.1 “Interventi per la tutela e valorizzazione della biodiversità terrestre e marina”, al quale i Centri di Recupero Tartarughe marine presenti sulla costa pugliese nei Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce (PNR “Bosco e Paludi di Rauccio”) e l’Ente di Gestione della Riserva Naturale Marina Torre Guaceto, hanno definito la partecipazione in forma associata attraverso il progetto MYSEA, ritenuto, poi, finanziabile con un importo di 698.056,91 euro.
Il Comune ha proposto, quindi, alla Regione di spostare il Centro recupero tartarughe, ospitato nella Masseria Rauccio, in un altro immobile di proprietà pubblica vicino al mare, per consentire una migliore gestione delle vasche e l’immobile è stato identificato, appunto, nel complesso delle idrovore di Frigole, di proprietà demaniale, gestito dal Consorzio Ugento Li Foggi.
Il trasferimento comporterà lavori di ristrutturazione e di adeguamento alle norme di legge per circa 180mila euro, che saranno finanziate nel quadro economico dello stesso progetto.
«Il nuovo Centro Tartarughe sarà vicino al mare – dichiara l’assessore Miglietta – dentro un nodo strategico del nostro litorale, in un luogo ricco di storia, visto che l’idrovora è un esempio di archeologia industriale della costa leccese che, con questa nuova destinazione d’uso, accoglierà l’ecologia. È una scelta che con l’ufficio Parco, nell’ambito del progetto MYSEA, abbiamo fatto per rafforzare la nostra visione multifunzionale della costa: usi naturalistici, culturali, sportivi accanto a quelli balneari. Ora procederemo con l’approvazione definitiva del progetto redatto in rete con gli altri Centri di recupero tartarughe pugliesi. Ringrazio il Consorzio di Bonifica Ugento li Foggi, gli uffici e tutti i consiglieri che hanno riconosciuto in questo progetto della Regione Puglia anche il valore strategico sul ripensamento del nostro litorale».