Ha 19 anni, è pugliese, di Lecce, e la sua storia nell’ultima settimana è stata raccontata in ogni dove. A partire da giovedì scorso, data in cui è stata rilasciata la notizia, ne hanno scritto i maggiori quotidiani nazionali ed internazionali, ne hanno parlato in radio in tutto il mondo e viene invitato in diverse trasmissioni presso le maggiori emittenti.
Parliamo di Mirko Cazzato, l’unico studente italiano ad aver superato le selezioni internazionali (3.500 candidature provenienti da 94 nazioni) ed a qualificarsi tra i 50 finalisti al mondo alla primissima edizione del “Global Student Prize” (Varkey Foundation & Chegg.org), un prestigioso premio internazionale conosciuto come il “Nobel” degli studenti.
Ma perché è stato selezionato? È la sua storia ed il suo vissuto ad aver convinto la giuria internazionale, anche se può sembrare inconsueto che un ragazzo di 19 anni abbia un “vissuto”. La storia di Mirko inizia nel 2016 quando appena 14enne, insieme alla sua classe di primo superiore presso l’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce, ha dato vita alla startup sociale “MABASTA”, la quale ha la mission descritta nel suo stesso acronimo: Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti. Da allora ha lavorato costantemente alla crescita del Movimento, sia in termini di iniziative e progetti da mettere in campo, che in termini di area geografica d’azione, tanto che nel 2018 è stato messo a punto l’originale “Modello Mabasta”, un protocollo di sei azioni innovative che, per la prima volta, vedono attori protagonisti i giovani stessi nel prevenire e contrastare uno dei peggiori fenomeni della loro età. Inoltre, data l’importanza del tema e l’innovatività delle soluzioni, Mabasta ha iniziato ad essere conosciuta in tutta Italia e, ad oggi, il Modello è stato applicato in oltre 200 classi in ogni regione d’Italia.
Dal 2017 ad oggi Mirko e Mabasta hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali, non ultimo il 1° premio ai “South Europe Startup Awards 2020” nella categoria “Best Student Startup”.
Da giugno 2020, dopo il diploma, ha deciso di impegnarsi, studiare e lavorare a tempo pieno per Mabasta. Circa un anno fa ha avuto un’intuizione speciale e ha messo in piedi il progetto “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”, coinvolgendo il mondo dello sport italiano e ottenendo la collaborazione ed il patrocinio di ben 34 Federazioni sportive nazionali, di Sport e Salute (Coni), del Comitato Italiano Paralimpico, di 4 Leghe nazionali e decine e decine di squadre e team in tutta Italia. Per specializzare le conoscenze e competenze, sta frequentando un corso dedicato all’imprenditorialità sociale presso la WeDo Academy in modalità “learning by doing”, con la guida di esperti coach.
Oggi Mirko è considerato un emblema italiano dell’impegno giovanile in ambito sociale, non perché sia l’unico ma perché, grazie al piazzamento tra i top 50 al Global Student Prize, tutto il mondo ha potuto conoscere e apprezzare la sua adolescenza totalmente dedicata ad aiutare i suoi coetanei.