La lunga e complessa vicenda della ex discarica di Castellino ha “celebrato” un momento decisivo della fase di chiusura definitiva e post-gestione. Dopo sei mesi di lavoro e di riunioni, la conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti (Comune di Nardò, Provincia di Lecce, Arpa Puglia, Asl Lecce, Regione Puglia, Ager Puglia e il gestore Mediterranea Castelnuovo 2 s.r.l.) si è formalmente chiusa lo scorso 3 settembre (il verbale è stato inviato al Comune di Nardò il 10 settembre) con l’acquisizione delle osservazioni di Arpa sull’ultima versione del Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) e delle osservazioni alla bozza di allegato tecnico da parte degli altri partecipanti. Tutti hanno espresso parere favorevole al rilascio del provvedimento finale di Autorizzazione Integrata Ambientale, che spetta adesso alla Regione Puglia.
Il Comune di Nardò è stato rappresentato in questa ultima riunione (in modalità a distanza) dall’assessore all’Ambiente Mino Natalizio e dal dirigente della area funzionale 4 Nicola D’Alessandro. L’ex discarica alle porte della città sarà dunque protetta e controllata. È l’ultimo capitolo della storia controversa di un sito che, nei suoi lotti originari, ha accolto conferimenti di rifiuti dal 1992 al 2001 e che con i tre lotti autorizzati successivamente dal Commissario Delegato per l’emergenza Ambientale in Puglia, di fatto ha continuato ad accogliere rifiuti sino al 2006. Come già spiegato, il progetto di post-gestione che esce dalla conferenza di servizi prevede una serie di interventi sulla morfologia della discarica, la corretta gestione delle acque meteoriche e il loro trattamento, la messa a dimora di essenze arboree e arbustive, la realizzazione di un adeguato impianto di irrigazione e di tre nuovi pozzi di monitoraggio, un pacchetto di prescrizioni a carico del gestore relative a manutenzione e gestione del sito per il rispetto delle norme a tutela dell’ambiente (che saranno riportate nel provvedimento di autorizzazione). Oltre alla fondamentale previsione del piano di monitoraggio e controllo. La precedente fase di caratterizzazione del sito, com’è noto, non ha evidenziato particolari problematiche di natura ambientale, ma si è convenuto unanimemente sulla necessità di assicurare il massimo grado di protezione e adeguati controlli anche nella successiva fase di post-gestione, attraverso il completo monitoraggio di tutto il sito di discarica (compresi i vecchi lotti).
A quindici anni dallo stop dei conferimenti, dunque, arriva il provvedimento finale di AIA. Con la certezza finalmente che il sito sarà fatto oggetto di interventi di “protezione” e sarà costantemente monitorato. Un epilogo molto atteso dalla comunità neretina.